“La pulizia e l’utilizzo delle corrette misure di igiene degli ambienti costruiti rappresentano un punto cardine nella prevenzione della diffusione di SARS-CoV-2”, è quanto dichiarato nelle pagineintroduttive del Vademecum stilato dall’istituto Superiore della Sanità, aggiornato all’8 maggio 2020.
In questo articolo vedremo le implicazioni delle misure di sicurezza in tema di COVID-19 in relazione agli ambienti di lavoro.
Siamo ormai infatti in piena fase “ripartenza” e con la riapertura delle scuole e degli uffici e la lenta ma precauzionale ripresa di eventi aperti al pubblico, la sanificazione degli ambienti diventa non
solo un aspetto cardine per garantire la sicurezza di tutti, ma anche un obbligo normativo per le aziende e quindi per il datore di lavoro, che è tenuto ad applicare le norme di sicurezza e igiene prescritte dalla legge quale misura di contenimento del contagio del virus COVID-19.
Ci sono rischi legali per il datore di lavoro?
Il datore di lavoro è garante ex lege della salute e sicurezza dei lavoratori ed è tenuto pertanto ad adottare tutte le misure necessarie a tutelare l’integrità fisica dei propri dipendenti; in relazione alla situazione contingente, nel caso in cui un lavoratore risulti contagiato in ambito lavorativo, si prospetta per il datore di lavoro la possibilità di conseguenze sul piano penale, per inosservanza degli art. 590 e 589, aggravati dalla violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro.
Le procedure di sanificazione obbligatorie:
Come disposto dalla circolare n.5443 del Ministero della Salute, allo scopo di contenere la circolazione del virus, è obbligatorio che l’azienda assicuri al pulizia giornaliera e la sanificazione periodica dei locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni e di svago.
Nel caso in cui si verifichino casi confermati di lavoratori affetti da COVID-19, si legge nella Circolare, è obbligatorio che gli ambienti, siano essi stanze, uffici pubblici, mezzi di trasporto, scuole e altri ambienti non sanitari dovranno essere sottoposti ad interventi mirati di sanificazione straordinaria.
A causa della possibile sopravvivenza del virus nell’ambiente per diverso tempo, i luoghi e le aree
potenzialmente contaminati da SARS-CoV-2 devono essere sottoposti a completa pulizia prima di essere nuovamente utilizzati.
Sanificazione all’avanguardia ed efficace.
Avviata in collaborazione con i laboratori della Università Federico II di Napoli, la sperimentazione
ha permesso di validare l’efficacia della tecnologia a luce pulsata con raggi UV-C allo Xeno.
Nel campo dell’igiene ambientale, è infatti stato dimostrato che, tra le tecniche di sanificazione così dette “no-touch”, tale tecnologia, si distingue dalle tradizionali procedure per
l’alto potere germicida, in quanto consente di azzerare e distruggere tutti gli agenti patogeni presenti nell’ambiente, tanto da essere particolarmente indicata in ambienti ad alto rischio di infezioni correlate alle pratiche assistenziali, quali ospedali e strutture sanitarie. Se affiancata alle tradizionali azioni di pulizia e disinfezione, tale tecnologia riesce a garantire nel tempo livelli di sicurezza tali da non arrecare danni alla salute.
SAMS Sanificazioni, è la prima azienda ad aver sperimentato sul campo l’applicazione e l’efficacia della tecnologia a luce pulsata UV-C allo Xeno.
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