A poco più di un anno dalla comparsa del Covid-19 che ha stravolto i piani e le vite di tutti, cominciano ad evidenziarsi quelli che sembrerebbero essere le conseguenze a lungo termine comprese nel pacchetto della polmonite interstiziale causata dal SARS-COV 2.
Si tratta di sintomi che si manifestano in circa 3 casi su 4, indipendentemente da quanto violento sia stato il decorso della malattia. Si tratta di conseguenze per nulla rare stando a quanto risulta dai dati raccolti dai ricercatori, che studiano la sindrome del Long Covid – come è stata chiamata – cercando di rintracciare informazioni utili per fronteggiare ogni aspetto della malattia.
I sintomi.
Quanto hanno riportato molti reduci del Covid, la sua lunga coda di sintomi comporta nella maggioranza dei casi stanchezza e debolezza muscolare (circa in 6 pazienti su 10). In molti casi (1 su 4) sono stati riscontrati disturbi del sonno, ansia e depressione.
I pazienti nei quali la malattia è stata particolarmente grave, riportano difficoltà respiratorie (a causa della ridotta capacità dei polmoni di supportare le attività del corpo).
Mentre circa un paziente su 10 ha registrato disfunzionalità renale.
Chi colpisce.
Al momento, i dati – inizialmente raccolti dai ricercatori cinesi su 1700 pazienti che manifestavano sintomi di affaticamento e spossatezza, poi supportati da molti altri studi su scala mondiale – dimostrano che non dipende dall’intensità con cui il virus attacca il paziente, e neppure dalla sua età.
Quanto dura.
Si tratta per il momento di informazioni relative a disturbi che sono ancora sotto osservazione, per tanto ogni dato è relativo e non assoluto.
In media test fisici e di laboratorio hanno dimostrato che il Long Covid può durare per settimane o anche mesi (fino a sei in qualche caso) dopo la guarigione dal virus che lo ha causato.
Anticorpi.
Ci sarebbe da aspettarsi che nel “pacchetto” Covid, tra i tanti optional non richiesti, ci sia quanto meno una buona dose di immunità tale da avere quanto meno la serenità – se così si può dire – di non poterci ricadere più. E invece no.
I dati raccolti dimostrano che l’immunità dal virus dura non più di 6-12 mesi.
Un motivo in più – non che ce ne fosse ancora bisogno – per continuare a tenere alta la guardia.
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