Esauritasi la spinta iniziale, la situazione vaccini in Italia sta ora procedendo a ritmi troppo lenti per avanzare previsioni ottimistiche mentre ci troviamo a fronteggiare la terza ondata, molto più violenta di quella vissuta in pieno lockdown esattamente un anno fa.
Dalle prime posizioni occupate nelle prime settimane dall’arrivo dei vaccini, l’Italia è ora scivolata in dodicesima posizione, subito sotto la Francia e poco sopra la Spagna.
I principali paesi europei oscillano tra i 4.2 milioni di persone vaccinate (Spagna) ai 6.8 della Germania. Contro gli 82.5 milioni degli Stati Uniti, i 52,5 della Cina e i 21,9 della Gran Bretagna, che attualmente sono tra i paesi con il maggior numero di popolazione vaccinata.
Ritornando all’Italia, al momento il ritmo delle vaccinazioni procede con una media di 24 mila dosi somministrate al giorno, pari al 3,7 % dell’obiettivo di copertura nazionale, e continuando con questi ritmi – come stimato dal progetto a cura dell’Associazione OnData – arriveremo all’obiettivo non prima dell’Ottobre 2022.
Quali sono i motivi di tale rallentamento?
In Francia ad esempio, la prima causa è lo scetticismo della popolazione, in Germania, come in Italia, il principale problema è l’approvvigionamento: da sole infatti Pfizer e Moderna non riescono a soddisfare la domanda, e si spera in un incremento delle dosi da parte di AstraZeneca.
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