Ogni anno, la fondazione Alfred Nobel premia le personalità che più si sono distinte per il contributo fornito alla scienza o allo sviluppo dell’umanità.
Quest’anno nella categoria Nobel per la Pace, tra le 329 candidature pervenute alla fondazione, figura quella per il personale sanitario italiano.
La proposta ha già incontrato l’approvazione della giuria, che ha accettato la candidatura inserendola nella short list che verrà poi esaminata tra ottobre e dicembre, quando avverrà la proclamazione finale.
Il personale sanitario Italiano, come si legge nella motivazione che accompagna la candidatura: «È stato il primo nel mondo occidentale a dover affrontare una gravissima emergenza sanitaria».
Oltre che definire, tra prove ed errori, la terapia vincente per affrontare una malattia sconosciuta, ai medici Italiani – spesso definiti eroi – va riconosciuto il merito di non essersi sottratti ai rischi, di essersi spesi con impegno e abnegazione, combattendo in prima linea la guerra contro il covid, sottoposti a turni di lavoro estenuanti e senza dispostivi di protezione individuale, facendo i conti – oltre che con la fatica – con la frustrazione di dover decidere “chi salvare” senza bombole di ossigeno in terapie intensive sovraffollate.
Ad oggi si contano 341 vittime tra le file di medici ed infermieri che si sono letteralmente sacrificati per la causa collettiva.
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