A circa 20 giorni dall’inizio della campagna vaccinale, l’Italia si attesta in prima linea in Europa nella somministrazione del vaccino in relazione al numero di abitanti.
É infatti il secondo paese nell’Unione Europea con oltre 48.800 dosi somministrate – pari allo 0.53% della popolazione, secondo alla Danimarca che ha già vaccinato l’1.09 % della popolazione – a seguire, tra i principali paesi dell’Unione, la Germania (0.44%) e la Spagna (0,3%).
Sorprende vedere la Francia a chiudere la classifica, con appena lo 0,01% delle dosi somministrate, pari a circa 5000 vaccinazioni effettuate.
Se guardiamo invece all’andamento della somministrazione dei vaccini a livello mondiale, analizzando i dati messi a disposizione da La Repubblica: Our World in Data, è Israele ad aver vaccinato il maggior numero di abitanti, circa il 17,14 per cento, a seguire Emirati Arabi e Stati Uniti (1,6%).
Tornando all’Italia, al momento come sappiamo, la campagna sta interessando il personale sanitario in prima linea nel fronteggiare l’emergenza Covid-19. Le dosi sono quelle del vaccino Pfizer, di cui abbiamo già illustrato le caratteristiche nel precedente articolo, mentre a giorni comincerà la distribuzione del vaccino Moderna, realizzato negli Stati Uniti. Stando a quanto annunciato dal ministero della Salute, l’Italia dovrebbe raggiungere una quota accettabile di popolazione vaccinata a settembre 2021. Dapprima saranno vaccinati gli over 65 e i soggetti a più alto rischio, a seguire, il resto della popolazione, sempre su base volontaria.
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