Dopo le misure restrittive annunciate da Macron salutate positivamente anche dal commissario all’emergenza italiano, arrivano e sono di tutt’altro segno, nuove misure anche dall’Inghilterra, che ha ufficialmente confermato la fine delle misure di distanziamento sociale e la decadenza dell’obbligo di indossare la mascherina al chiuso e all’aperto.
Le misure sono state rese note dal Ministro della Salute inglese Sajid Javid e interesseranno il paese a partire dal 19 luglio, del resto le immagini degli stadi pieni a Wimbley e Wimbledon sembravano già anticipare la novità, evidenziando una forte differenza nel modo di fronteggiare l’emergenza rispetto a ciò a cui ormai ci siamo abituati da poco più di un anno in Italia e non solo.
Rimangono i dubbi, intanto, sulle misure Inglesi, e ci si chiede se interpretarle come un autentico ritorno alla normalità o piuttosto come scelte irresponsabili e avventate che paiono ignorare più che affrontare le criticità della situazione che stiamo vivendo.
Lungi dall’essere salutata con entusiasmo, la scelta inglese è stata aspramente criticata sia in patria che fuori, anche a fronte dell’aumento della circolazione della variante Delta aspetto a cui il Regno Unito è tutt’altro che estraneo, anzi.
Il ministro ha tuttavia difeso la scelta del governo, motivata dai dati incoraggianti quali il numero delle persone vaccinate (oltre il 50% della popolazione) e quelli che vedono comunque un calo dei ricoveri pur se a fronte di un aumento dei contagi.
La posizione aperturista degli inglesi non riguarda però tutto il Regno Unito: Scozia, Galles e Irlanda del Nord saranno infatti libere di assumere un approccio più misurato, scegliendo in autonomia se mantenere le misure di contrasto al Covid.
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